Author Guidelines
1. Accettazione dei contributi
La Rivista viene pubblicata due volte l’anno. Per poter essere inseriti nel piano di pubblicazione, i contributi devono pervenire entro e non oltre le seguenti date:
- entro il 31 Marzo (per il fascicolo di Giugno)
- entro il 30 Settembre (per il fascicolo di Dicembre)
I contributi inviati alla rivista vengono sottoposti al referaggio – rigorosamente anonimo – da parte di due o più esperti (nazionali o internazionali) del tema trattato il cui parere, insindacabile, risulterà vincolante ai fini della pubblicazione. Nel caso in cui vengano richieste modifiche, queste saranno puntualmente trasmesse all’autore, che potrà così apportare i cambiamenti suggeriti.
2. Norme generali
I testi non dovranno superare i 20.000 caratteri (spazi inclusi). Con la sola eccezione delle recensioni e degli articoli brevi, ogni contributo deve essere necessariamente corredato dai dati accademici dell’Autore/Autrice (compresi mail istituzionale e ORCID), un breve abstract (in lingua italiana e in lingua inglese) di circa cinque righe (500 caratteri), in cui vengano enunciati sinteticamente gli obiettivi di quel contributo e le relative parole-chiave (in lingua inglese). Eventuali grafici, tabelle, immagini (max 7 a contributo), debitamente indicate nel corso del testo (Es.: Fig. 1; Tab.: 2), devono essere inviate in un file separato e sempre corredate dalle rispettive didascalie.
È responsabilità dell’autore assicurarsi la disponibilità o – ove necessario – gli eventuali diritti/autorizzazioni di pubblicazione delle immagini o dell’apparato iconografico. Nel documento che deve accompagnare l’invio del materiale, occorre sempre indicare l’applicazione/applicazioni utilizzata/e. I contributi devono essere consegnati, senza alcun tipo di formattazione particolare del testo, in formato .rtf oppure in un formato .doc, .docx, .odt. Qualsiasi tipo di contributo deve essere inviato con una submission mediante l’apposita funzione all’interno della piattaforma on-line della Rivista, oppure come «allegato» tramite e-mail.
3. Norme particolari
Se possibile, i testi vanno divisi in paragrafi numerati e titolati o numerati.
Si raccomanda di numerare le pagine con cifre arabe e di rientrare ad ogni capoverso utilizzando il comando corrispondente (es.: «Paragrafo, Speciale, Prima riga, Rientra di 1,25 cm», in Word). Per i corsivi occorre servirsi dell’apposita opzione offerta da tutti i wordprocessor, evitando la sottolineatura.
Si raccomanda anche il rispetto delle seguenti convenzioni: p. e pp. (non pag. o pagg.); seg. e segg. (e non s. e ss.); cap. e capp.; cit.; cfr., vol. e voll.; n. e nn.; [N.d.A.] e [N.d.T.]. Cit. andrà in tondo, mentre et. al., ibidem, passim, supra e infra in corsivo.
Le virgolette da utilizzare sono quelle basse a sergente «...». Si usa Idem (Id.) quando, in una stessa nota, si citano più testi dello stesso autore. Es.: Trisciuzzi L., Il mito dell’infanzia dall’immaginario collettivo all’immagine scientifica. Analisi critica della psicologia dell’educazione contemporanea, Napoli, Liguori, 1990 e Id., Elogio dell’educazione, Pisa, ETS, 1995.
Si usa ibidem per indicare la stessa opera, citata nella nota immediatamente precedente, anche se non alle stesse pagine, purché nel-le due note in questione venga indicata una sola opera e non vi sia possibilità di confusione. Es.: Federici Vescovini G., «Arti» e filosofia nel secolo XIV. Studi sulla tradizione aristotelica e i «moderni», cit., p. 223. Ibidem, p. 207.
Nell’uso dei trattini occorre distinguere tra quelli di media lunghezza, che assumono il significato di una parentesi (es.: aspetto – si dirà – non nuovo) e quelli che si usano come trait d’union, che sono brevi (es.: in-sé, 1970-1972, ruolo-chiave).
4. Citazioni
Di ogni citazione da opere di cui esiste una traduzione italiana va rintracciata e riportata la traduzione esistente. Qualora lo si ritenga necessario - soprattutto per i classici - è opportuno aggiungere dopo il titolo, tra parentesi, la prima edizione dell’opera. Es.: J. Dewey, Democrazia e educazione (1916), trad. it., Firenze, La Nuova Italia, 1949. Le citazioni vanno indicate tra virgolette basse a sergente «......». Le citazioni presenti all’interno di una citazione vanno indicate con virgolette in apice singolo: «......‘......’......». Le omissioni all’interno delle citazioni vanno indicate con tre punti tra parentesi quadre [...].
5. Note
Le note – che devono sempre essere create con il comando corrispondente (es.: «Inserisci note», in Word) – vanno numerate progressivamente dall’inizio alla fine del testo.
Per ogni riferimento a opere di cui esiste una traduzione italiana va rintracciata e riportata la traduzione esistente. Qualora lo si ritenga necessario – soprattutto per i classici – è opportuno aggiungere dopo il titolo, tra parentesi, la prima edizione dell’opera. Es.: J. Dewey, Democrazia e educazione (1916), trad. it., Firenze, La Nuova Italia, 1949.
6. Riferimenti bibliografici
Indicare prima il cognome dell’autore, poi nome puntato (es. Cambi F.) o viceversa purché i cognomi siano in ordine alfabetico
- Se gli autori sono più di uno, vanno indicati tutti (es. Mariani A., Cambi F., Giosi M., Sarsini D. ...) .- Se il testo è una curatela, va indicato il nome del curatore seguito da «(a cura di)» e poi dalla virgola, es.: Cambi F. (a cura di), La Pedagogia Generale, Milano, Feltrinelli, 2015.
- Il titolo del volume va inserito in corsivo, seguito da virgola, es: La Pedagogia Generale, seguono la città, la Casa Editrice e l’anno di pubblicazione, es.: Milano, Feltrinelli, 2015.
- Se si cita un saggio in un volume, vanno indicati sempre l’autore e il titolo del saggio (quest’ultimo in corsivo), seguito da «in», riportando cognome e nome dell’autore del volume, titolo del volume, città, Casa editrice, anno, es.: Bianchi M., La storia della scuola, in Cambi F., La pedagogia generale, Milano, Feltrinelli, 2015.
- Se si cita un articolo in rivista, va indicato il nome dell’autore, il titolo dell’articolo in corsivo seguito da «in» «Nome della rivista» (virgolettato non in corsivo), numero, anno, pagine; es.: Cambi F., La creatività nella formazione attuale, in «Studi sulla formazione», n. 2, 2024, pp. 241-242.
Esempi
a) Opere tradotte in italiano: Es.: Dewey J., Democrazia e educazione (1916), trad. it., Firenze, La Nuova Italia, 1949.
b) Opere citate per la prima volta: Es.: Cambi F., Storia della pedagogia, Roma-Bari, Laterza, 20018 (dove l’esponente indica il numero dell’edizione), p. 249 (oppure pp. 185-186).
c) Opere già citate in precedenza: Es.: Betti C., L’Opera Nazionale Balilla e l’educazione fascista, cit.
d) Saggi pubblicati in curatele: Es.: Ulivieri S., Storia della pedagogia, in F. Cambi, P. Orefice, D. Ragazzini (a cura di), I saperi dell’educazione. Aree di ricerca e insegnamento universitario, Firenze, La Nuova Italia, p. 156 (oppure pp. 149-189).
e) Saggi pubblicati in riviste: Es.: Catarsi E., Riforma dell’università e professioni socio-educative, in «Studi sulla formazione», 2, 2000.
f) Film: I film vanno citati sempre con il loro titolo originale (in corsivo). In occasione della prima citazione si riportano, tra parentesi, anche l’eventuale titolo dell’edizione italiana e l’anno relativo alla prima proiezione pubblica del film. Al posto del titolo italiano si userà Id. se identico all’originale o, se non distribuito in Italia, t.l.: seguito dalla traduzione letterale del titolo (in tondo) e dal nome del regista o dei registi, nel caso di opere a episodi. Es.: Accattone (1961), di Pier Paolo Pasolini; A bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, 1960) di Jean Luc Godard; The Mountain Eagle (t.l.: L’aquila della montagna, 1926) di Alfred Hitchcock; Manhattan (Id., 1979) di Woody Allen.
g) Pagine Web: Gli indirizzi Internet vanno riportati indicando il riferimento per esteso seguito dalla data e l’ ora dell’ultima consultazione effettuata (es.: http://www.liberliber.it/biblioteca/riviste/studistorici/index.html, ultima consultazione 10 gennaio 2000, ore 14:30). Se e quando possibile, andrebbero indicati anche l’autore, il titolo della pagina e la data di creazione.
7. Recensioni
L’autore della recensione va collocato – in corsivo – alla fine del contributo. In testa alla recensione vanno necessariamente indicati l’autore dell’opera recensita, il titolo (e il sottotitolo, se presente) il luogo di edizione, la casa editrice e l’anno di pubblicazione.
Le eventuali citazioni presenti nelle recensioni vanno incorporate nel testo, tra parentesi tonde, evitando l’uso delle note; lo stesso vale per i possibili riferimenti bibliografici.