Alle origini della lettura ecosistemica nella pianificazione. Cities, and the Soil They Grow From
Published 2024-05-07
How to Cite
Copyright (c) 2024 David Fanfani
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Abstract
L’emergere del tema dei servizi ecosistemici nell’ambito della pianificazione urbana e regionale, per quanto innovativo possa apparire nel dibattito corrente, di cui si cerca di rendere conto in questo numero di Contesti, se non una consuetudine nella storia del Planning trova comunque importanti riferimenti nell’originario formarsi della disciplina. Tra questi, in particolare, emerge quello di Patrick Geddes che attraverso una particolarissima lente interdisciplinare definisce le coordinate di uno stabile e fiorente insediamento umano basato sulla relazione co-evolutiva tra genere umano, dotazioni e “funzionamenti” dell’ambiente naturale. Il brano che segue, tratto dal secondo Talks from the Outlook Tower: “Cities and the soil they grow from” del 1925, restituisce, tramite un breve estratto (sez. VI), la rilevanza nella lettura Geddesiana attribuita ad un corretto uso, delle dotazione naturale di una regione, dal cui può dipendere alternativamente il fiorire o il declino di una civiltà. In particolare, Geddes in questo brano, a partire dalla osservazione dei nefasti effetti erosivi indotti della deforestazione nelle aree collinari e montane colloca il tema della riforestazione e della gestione arborea all’interno della pianificazione regionale come fattore fondamentale per la rigenerazione del territorio e il recupero del suo originario splendore. Una chiara ed anticipatoria definizione del tema e del problema del “servizio ecosistemico” in cui Geddes, come spesso accade, adotta nel dominio del planning una lettura non riduttiva bensì organica e complessa. Ciò mentre propone al tempo stesso una sua particolare ipotesi risolutiva e pratica derivante da una postura geografica attiva, lungo una linea di azione ad un tempo individuale e collettiva. In questo caso ridefinendo l’intervento di riforestazione come un investimento di lungo periodo che, superando i limiti dell’azione pubblica, in analogia con le forme di assicurazione personale, a fronte di un moderato costo individuale rateizzato e distribuito nel tempo, permette di maturare un rilevante valore, ambientale, territoriale e collettivo altrettanto tangibile ed efficace quanto lo stesso valore di mercato di un bosco maturo. In definitiva un “prestito” ma anche una garanzia per il futuro per un insediamento resiliente ed una comunità vitale.
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References
- Patrick Geddes
- Pubblicato in Talk from the Outlook Tower, 1925, pp.318-320