Submissions

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Submission Preparation Checklist

As part of the submission process, authors are required to check off their submission's compliance with all of the following items, and submissions may be returned to authors that do not adhere to these guidelines.

  • The submission has not been previously published, nor is it before another journal for consideration (or an explanation has been provided in Comments to the Editor).
  • The submission file is in OpenOffice, Microsoft Word, or RTF document file format.
  • Where available, URLs for the references have been provided.
  • All illustrations, figures, and tables are placed within the text at the appropriate points, rather than at the end.
  • The text adheres to the stylistic and bibliographic requirements outlined in the Author Guidelines.
  • Accessible and inclusive publishing: The manuscript adheres to requirements outlined in the "The Creating Accessible Content Guide"
    This guide will be useful for authors in preparation of their manuscripts and for editors in formatting materials for publication and adding content to journal websites. Carefully read the Guide here.

Author Guidelines

Norme redazionali per gli autori

In fase di submission gli/le Autori/trici sono tenuti/e a caricare due distinti file:

  1. Articolo/Article anonimo [Template]
  2. Title page [Template]

Per le specifiche e i contenuti dei due file si rimanda alle indicazioni di seguito fornite.

Il comitato editoriale non prenderà in carico articoli con submission incomplete (ovvero in assenza di uno dei due file indicati) e/o che non rispettino i criteri editoriali della rivista.

File n.1 Articolo (anonimo)

Impostazioni pagina

  • Dimensioni: A4 (21x29,7)
  • Margini: superiore = 2,5 cm; inferiore = 3,5 cm; interno ed esterno = 2,5 cm; intestazione = 1,3 cm; piè di pagina = 1,3 cm

Lunghezza massima dell'articolo: 50.000 caratteri (pena il non avvio della procedura di referaggio).

Formato testo: carattere Garamond 12. Giustificato.

Interlinea: singola

Titolo dell’articolo: Garamond 14. Grassetto. Allineato a sinistra.

Titoli dei paragrafi: Garamond 12. MAIUSCOLO. Centrato. I titoli dei paragrafi devono essere distanziati di due righe sopra e di una riga sotto, rispetto al testo. I titoli di paragrafi dovranno essere numerati con numerazione araba progressiva separata da un punto (evitando l’elenco automatico).

Sotto-paragrafi: Garamond 12. Corsivo. Allineato a sinistra. I titoli dei sotto-paragrafi devono essere distanziati di una riga dal testo precedente mentre non dovranno essere presenti righe vuote tra il titolo del paragrafo e il corpo del testo. I titoli dei sotto-paragrafi dovranno riprendere la numerazione araba del paragrafo in cui sono inseriti, seguita da un punto e da un ulteriore numero arabo che ne indica la collocazione interna al paragrafo (es. 2.1. oppure 2.2.).

Rientri di prima riga: 0,5 cm (si applicano a partire dal secondo capoverso di ciascun paragrafo; sono dunque esclusi i rientri per le prime righe immediatamente sottostanti i titoli). I rientri a partire dal secondo capoverso non devono essere ottenuti con una serie di spazi o con il tasto di tabulazione.

Elenchi puntati/numerati: si suggerisce di evitare l’uso di elenchi puntati o numerati. Tuttavia, quando dovessero risultare indispensabili è necessario eliminare la numerazione o tabulazione automatica e inserire manualmente la progressione, mantenendo la stessa formattazione con rientro di prima riga 0,5 cm. In caso di elenchi puntati si dovrà ricorrere al trattino (-) in caso di elenchi numerati usare le lettere e non i numeri (a, b, c, ecc.) in questi casi la lettera dovrà essere seguita da parentesi tonda: a)  

Sillabazione: Non applicare mai le opzioni di sillabazione automatica né le opzioni di numerazione automatica (per serie di paragrafi, elenchi, titoli interni ecc.).

Da evitare: doppi spazi tra le parole e dopo un punto fermo. Non inserire spazi tra un’apertura di parentesi e la prima lettera della prima parola entro parentesi, né tra l’ultima lettera dell’ultima parola e la chiusura di parentesi; lo stesso vale per tutte le virgolette e gli apici (esponenti di nota compresi).

I richiami alle note nel testo devono sempre precedere i segni di interpunzione [es. Parola2. e non Parola.2].

Corsivo: nel testo va usato esclusivamente per:

  • i titoli di: libri (italiani o stranieri), articoli di giornali o riviste, opere d’arte, film, brani musicali, trasmissioni radiofoniche o televisive.
  • le parole straniere di uso non comune [es. Weltanschaung]. I termini stranieri, se usati nel linguaggio corrente, vanno in tondo [es. film, leader, welfare].
  • Si precisa che nel corpo del testo non è ammesso l’uso del grassetto né della sottolineatura.

Virgolette: per tutte le citazioni (una o più parole) sono sempre a caporale [es. «qual è lo scopo e la portata euristica di un’elaborazione teorica che si ponga come obiettivo quello di analizzare la realtà sociale?»].

Eventuali virgolette interne sono ad apice doppio [es. «I “figli della libertà” sono una generazione attivamente impolitica in quanto negano la propria vitalità a istituzioni troppo chiuse in se stesse»]. Le virgolette ad apice doppio sono utilizzate, inoltre, per i termini che esprimono un concetto particolare [es. il concetto di “rappresentazione sociale”; l’idea del “bello”].

Le virgolette ad apice singolo devono essere usate unicamente per le parole di uso comune alle quali si vuole dare una particolare enfasi (se ne raccomanda comunque un uso moderato). Per gli apici doppi e l’apice singolo utilizzare quelli tipografici, e non le stanghette dritte [“ ” e non " "; ‘ e non '].

Segni di interpunzione: Tutti i segni di interpunzione, compreso il punto di abbreviazione, vogliono uno spazio dopo e mai prima. Non si usa mai il punto alla fine dei titoli. Le sospensioni del discorso prevedono l’uso di tre puntini; il testo che precede e che segue non è distanziato da spazi.

Parole accentate: Le lettere iniziali maiuscole hanno l’accento e non l’apostrofo [es. «È stato evidenziato» e non «E’ stato evidenziato»].

Rigati: i trattini che racchiudono un inciso sono di dimensione più estesa (– e non -) e vanno preceduti e seguiti da uno spazio. Sono invece senza spazio i trattini di unione [es. nord-est].

Citazioni: per le citazioni che superano le tre righe si richiede paragrafazione distinta: rientri a sinistra e destra maggiori (+0,5 cm per lato), carattere Garamond 10, corsivo, nessun rientro di prima riga, giustificato, senza virgolette di apertura o chiusura. Le citazioni devono essere distanziate di una riga, sopra e sotto, rispetto al testo.

Quando si riporta una citazione eventuali omissis si indicano con […]. I tre puntini di omissis tra parentesi quadre non vanno però messi né al principio né alla fine della citazione, la quale per natura è ovviamente incompleta.

Eventuali aggiunte esplicative dell’autore, del redattore o del traduttore vanno sempre tra parentesi quadre.

Per indicare il testo di riferimento dal quale è stato estrapolato il brano citato, si utilizza la citazione ‘all’americana’ [es. (Weber 1920: 100)]. Per i testi degli autori classici, dove si evidenzia una significativa discrepanza temporale tra la pubblicazione dell’originale e quella della versione consultata, si invita ad inserire anche il riferimento all’edizione originale come segue (Weber 2005 [1920]: 100) e non (Weber 2005: 100).

Nei casi in cui gli Autori siano 4 o più si ricorre alla formula Cognome primo autore et al. in corsivo e anno di pubblicazione (Van Dijck et al. 2018).

Uso di “Ibidem” e “Ivi”. Nel caso in cui il riferimento immediatamente successivo coincida con quello immediatamente precedente si ricorre all’utilizzo delle parole latine Ibidem e Ivi. Si ricorrerà a Ibidem, tra parentesi e in corsivo, ogni volta che la citazione coincida completamente, anche per numero di pagina o intervallo di pagine, con la fonte citata immediatamente prima (Ibidem). Si ricorre ad Ibidem anche quando la citazione precedente non si configuri come citazione letterale e non rimandi ad uno specifico numero di pagina (Ibidem: 236). Nel caso in cui il rimando precedente si configuri come citazione letterale e quello successivo rinvii allo stesso testo ma ad un numero di pagina differente si ricorre ad Ivi, tra parentesi e in tondo (Ivi: 238). 

Note: carattere Garamond 10. Giustificato. Le note vanno numerate in sequenza con cifre arabe e la numerazione deve essere continua; il formato del numero deve essere sempre "apice" e non devono esserci righe vuote tra una nota e l'altra. La nota deve essere riportata in fondo alla pagina che ne contiene il riferimento.

Riferimenti a pagine web: gli indirizzi web, in nota, non devono essere inseriti in forma di collegamento ipertestuale. L’indirizzo deve essere preceduto da una breve spiegazione del contenuto della pagina cui si rimanda e, se presenti, dall’organizzazione/autore e il titolo [es. ILO, 2017 Global Estimates of Child Labour and Modern Slavery – Americas Regional Brief: http://www.ilo.org/global/topics/child-labour/WCMS_597871/lang--en/index.htm.].

Figure, grafici e tabelle: devono essere inseriti nel corpo del testo, preceduti da titolo e seguiti dalla fonte. Carattere Garamond 11. Abbreviati (es. Fig. oppure Tab.) Inoltre:

  • devono essere numerati in modo indipendente: le tabelle hanno una numerazione, i grafici un’altra e le figure un’altra ancora. L’indicazione della tipologia abbreviata e in grassetto (o Tab.) deve essere seguita da appropriata numerazione, sempre in grassetto, e dal titolo (in tondo). Di seguito deve essere indicata la Fonte, in corsivo, rispettando la modalità di citazione all’americana (in caso si tratti di una elaborazione dell’Autore si dovrà specificare come segue. Fonte: elaborazione dell’Autore; oppure elaborazione dell’Autore su dati Xxxxx).
  • Tabelle: si suggerisce un’impostazione grafica come quella indicata nell’esempio che segue. Carattere Garamond 11, intestazioni colonne corsivo, testo celle tondo.
  • devono essere impostate tenendo conto dei margini del testo (sia in larghezza sia in altezza)
  • Grafici e figure: immagini e grafici possono essere inseriti anche a colori.

Es.

Riferimenti bibliografici

L’articolo dovrà essere corredato da un apparato bibliografico finale in cui dovranno essere inseriti unicamente i riferimenti bibliografici citati nel testo, in rigoroso ordine alfabetico. Questa sezione dovrà essere giustificata e impostata con un rientro sporgente (rientro di seconda riga) di 0,5 cm.

I volumi devono essere citati come segue:

Cognome Autore Iniziale puntata del nome (anno di edizione), Titolo del testo in corsivo, Casa editrice, Luogo di pubblicazione. Non deve MAI essere inserito il codice ISBN del volume

es.

Bettin G. (1979), I sociologi della città, il Mulino, Bologna.

Per i testi degli autori classici, dove si evidenzia una significativa discrepanza temporale tra la pubblicazione dell’originale e quella della versione consultata, è necessario inserire anche il riferimento all’edizione originale così come effettuato nella citazione interna al testo (v. Citazioni). L’anno dell’edizione originale deve essere dunque inserita tra parentesi quadre come segue:

es.

Durkheim É. (1969 [1895]), Le regole del metodo sociologico. Sociologia e filosofia, Edizioni di Comunità, Milano.

I contributi all’interno di volumi collettanei sono citati come segue:

Cognome autore/trice Iniziale nome (anno di pubblicazione), «Titolo del contributo», in Iniziale puntata del nome seguita dal Cognome Curatore (in caso di più curatori si dovrà utilizzare la virgola come elemento di separazione e la “e” prima dell’inserimento dell’ultimo co-autore) Titolo del volume, intervallo delle pagine del contributo preceduto da “pp.”. Non deve MAI essere inserito il codice ISBN del volume.

Es.

Viviani L. (2011), «Partito politico», in G. Bettin Lattes e L. Raffini (a cura di), Manuale di sociologia, vol. 2, Cedam, Padova, pp. 709-728.

Laddove l’Autore del contributo citato coincide con il curatore del testo nel quale il contributo è inserito si utilizza la seguente formula:

es.

Bettin Lattes G. (2002), «Le forme della cittadinanza», in Id. (a cura di), Mutamenti in Europa, Monduzzi, Bologna, pp. 317-376.

Oppure, in caso gli/le Autori/trici del contributo siano più d’uno/a e coincidano con i/le Curatori/trici, si utilizza la seguente formula:

Keniston A., Quinn F.J. (2008), «Representing 9/11: Literature of Resistance», in Ead. (eds.), Literature After 9/11, Routledge, New York, pp.42-59.

I riferimenti relativi agli articoli pubblicati in riviste sono riportati come segue:

Cognome autore/trice Iniziale nome (anno di pubblicazione), «Titolo dell’articolo», in Nome rivista, numero della rivista: intervallo delle pagine del contributo. Laddove possibile, si suggerisce di inserire il codice DOI dell’articolo dopo l’indicazione dell’intervallo di pagine, che sarà in questo caso separato dal DOI da una virgola e seguito da un punto.

Es.

Wieviorka M. (2010), «Quale crisi? Quale sociologia?», in SocietàMutamentoPolitica, 2: 41-56, DOI: 10.13128/SMP-9287.

In caso in bibliografia siano presenti più testi di un singolo Autore/trice questi devono essere inseriti in ordine temporale – dal più antico al più recente – ed è necessario che ogni riferimento bibliografico sia completo di Cognome e nome dell’Autore/trice.

Es.

Mannheim K. (1968 [1965]), Libertà, potere e pianificazione democratica, Armando, Roma.

Mannheim K. (1972 [1940]), Uomo e società in un’età di ricostruzione, Newton Compton, Roma.

In caso in bibliografia siano presenti più testi di un singolo Autore/trice pubblicati nello stesso anno, questi devono essere inseriti in ordine alfabetico  ed è necessario aggiungere una lettera al termine dell’anno (a, b, ecc.) NB. La lettera dovrà essere riportata anche nella citazione inserita nel corpo del testo dell’articolo.

Cerulo M.  (2018a), «L’étude  sociologique  des  émotions  dans  la  société  du  capitalisme.  Dialogue  avec  Eva  Illouz»,  in  Rassegna Italiana di Sociologia, LIX(4): 815-830, DOI: 10.1423/92205.

Cerulo  M.  (2018b),  Sociologia  delle  emozioni.  Autori,  teorie, concetti, il Mulino, Bologna.

 

File n.2 Title page

Il secondo file dovrà contenere il titolo, il nome dell’Autore/trice o degli/lle autori/trici, l’abstract, in italiano e in inglese (massimo 1.500 battute), le parole-chiave (in italiano e in inglese) e una nota biobibliografica su ciascun Autore/trice (massimo 1.500 battute ciascuna).

Formato abstract: carattere Garamond 10. Tondo. Giustificato. L’abstract deve essere redatto in italiano e in inglese (massimo 1.500 battute).

Parole chiave: l’abstract che deve essere inserito in incipit del testo (nella versione italiana ed inglese) deve essere seguito da un minimo di tre ad un massimo di cinque parole chiave (in italiano e in inglese).

Nota bio-bibliografica: nella quale esplicitare affiliazione e breve curriculum di ciascun Autore/trice corredata dalla produzione bibliografica più recente dello stesso (massimo 1.500 battute ciascuna)

 

Prova

Tutti gli articoli relativi all'attività di XXX. 

Call

 

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