Vol. 3 (2015): Rebuilding the city
Visions

Nuovi passages. Benjamin e la città contemporanea

Published 2015-06-17

Keywords

  • contemporary city,
  • Benjamin,
  • flâneur,
  • active citizen

How to Cite

La Porta, F. (2015). Nuovi passages. Benjamin e la città contemporanea. Scienze Del Territorio, 3, 38–43. https://doi.org/10.13128/Scienze_Territorio-16247

Abstract

Oggi Benjamin dà un brivido di esoterismo al marxista, come Borges al borghese filisteo. Occorre invece ritrovarne il nucleo utopico-eversivo al di là della suggestione messianica e della vaporosa retorica del nomadismo. Dunque valorizzare, rispetto al lato ‘passivo’ (girovagare senza scopo, morte dell’intenzione, memoria involontaria), il lato ‘attivo’ della figura del flâneur, la sua attenzione selettiva e intelligenza critica, l’attitudine a riordinare e riqualificare i frammenti della fantasmagoria urbana. Smarrito nell’offerta illimitata della Rete, dove oggi non ci si perde mai nulla (come invece Franco Moretti pensava della vita nella metropoli) poiché tutto viene archiviato, digitalizzato e custodito, il flâneur dovrà recuperare la sua capacità di scelta consapevole e respon-sabile, e così orientarsi nel caos e riappropriarsi dell’esperienza (darle un senso personale). Se per Benjamin il giocatore di scacchi (materialismo storico) nascondeva il nano gobbo della teologia, oggi il flâneur, raffinato e ozioso dilettante di sensazioni, deve contenere un eroico cavaliere Jedi, il cittadino attivo che combatte i dispositivi del potere, che riscatta potenzialità e occasioni perdute del passato in un presente condiviso. La rivoluzione auspicata dall’ipertesto dei Passages non come in-surrezione ma come creazione molecolare di spazi comuni, autorganizzati, non finalizzati al consu-mo, dagli asili-nido ai mercatini biologici.

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