Vol. 24 No. 1-2 (2020)
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Casa dell’uomo, casa di Dio

Published 2020-12-23

Keywords

  • Filippo Brunelleschi,
  • Firenze,
  • cupola,
  • Florence,
  • dome

How to Cite

Givone, S. (2020). Casa dell’uomo, casa di Dio. Firenze Architettura, 24(1-2), 6–11. https://doi.org/10.13128/FiA-12220

Abstract

C’era allora nel centro di Firenze una voragine, e questa voragine era lo squarcio a cielo aperto sopra il tamburo della chiesa di Santa Maria del Fiore, la chiesa di tutti i fiorentini. Uno sfregio, un’ignominia. Ma a rendere intollerabile quest’onta era il fatto che non si trattava di un monumento caduto in rovina, bensì di un progetto imploso e abortito, un presuntuoso e fatuo ammicco della terra rivolto al cielo, un avvilente sbadiglio del cielo in faccia alla terra.

There was at the time a vortex at the centre of Florence, and this vortex was the open-air view over the tambour of the church of Santa Maria del Fiore, the church of all of the Florentines. An affront, an ignominy. What made this shame intolerable was that it was not a ruined monument, but rather a project which had imploded, aborted, a presumptuous and fatuous sign that the earth addressed to the sky, a disheartening yawn of the sky in the face of the earth.

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