Published 2018-09-20
How to Cite
Abstract
Il saggio indaga il rapporto singolare di Napoli tra il ‘sotto’ e il ‘sopra’, in cui lo scavo diviene condizione di possibilità della costruzione della città ma anche inedita spazialità determinata dalle tecniche di tomia del banco tufaceo. Sono descritti alcuni snodi di tale rapporto: dalla fondazione mitica della Parthenope greca o dalle cave e antri cumani alle grandi costruzioni tecniche romane; dalle riproposizioni illuministe ai più recenti riusi/abusi o l’assunzione di tali strutture formali come fonte d’ispirazione tra evocazioni mnemoniche (Venezia), risignificazioni di spazialità riabitate (Aymonino) sino alla riemersione di strutture osteoniche soggiacenti (Rossi).