Vol. 8 (2013)
Saggi

Il vescovo e la città. Interessi e conflitti di potere dall’età di Dante a Sant’Antonino

Published 2014-04-22

How to Cite

Tanzini, L. (2014). Il vescovo e la città. Interessi e conflitti di potere dall’età di Dante a Sant’Antonino. Annali Di Storia Di Firenze, 8, 81–111. https://doi.org/10.13128/Annali_Stor_Firen-14442

Abstract

Il saggio delinea una storia dell’episcopato a Firenze dal primo XIV alla metà del XV secolo, in particolare nella prospettiva dei rapporti tra vescovo e governo cittadino. L’obiettivo è quello di comprendere l’originalità del caso fiorentino nel quadro della storia dei rapporti tra vescovi e poteri cittadini nell’Italia tardomedievale. Il punto di partenza è offerto dalla legge statutaria che vietava la nomina di fiorentini a vescovi di Firenze; la norma venne disattesa nel pieno Trecento, quando anzi si venne a creare una forte contiguità dei vescovi con il ceto dirigente cittadino: questo fenomeno alquanto contraddittorio consentì un livello molto alto di controllo politico sulla Chiesa, a sua volta foriero di forti conflitti con il papato. La situazione cambiò nel pieno ’400, quando la figura di Sant’Antonino introdusse un profilo di vescovo per certi versi ‘nuovo’, meno ‘politico’ e molto più dedito alla cura spirituale.

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