Crisi, scelta e agire sociale nella società contemporanea

Abstract

L’origine del termine crisi indica una scelta impegnativa in un momento difficile, viceversa, nel linguaggio comune, la parola crisi viene prevalentemente usata in una accezione più riduttiva, quella di perdita, disagio, squilibrio. Per spiegare questa modificazione del significato originario del termine, nel saggio si avanza l’ipotesi che nel corso degli ultimi secoli, quelli della modernità, e in particolare negli ultimi decenni, la precarizzazione materiale e immateriale della vita personale e sociale unita alla crescente incertezza e vulnerabilità che accompagna le scelte (che l’individuo è obbligato continuamente a compiere, assai spesso senza ancoraggi sicuri) abbiano reso l’agire sociale e le relazioni sociali così instabili e “critiche” da motivare l’idea che tutte le crisi, anche quelle con esito positivo, comportano pur sempre perdite e privazioni, così da giustificare lo slittamento concettuale a cui si accennava.