Vol. 5 No. 1 (2016)
Historical Pills

Sull’autoritratto di Galileo

Published 2016-05-25

How to Cite

Molaro, P. (2016). Sull’autoritratto di Galileo. Il Colle Di Galileo, 5(1), 51–69. https://doi.org/10.13128/Colle_Galileo-18328

Abstract

Prima di divenire il grande scienziato che tutti conosciamo e padre fondatore della scienza moderna il giovane Galileo Galilei si formò in un ambiente squisitamente rinascimentale acquisendo una spiccata sensibilità artistica che traspare nel suo stile letterario e perfino nella sua attività scientifica. Fu musico, letterato e anche pittore come concordemente riportato nelle sue prime biografie e come testimoniano gli acquerelli delle sue prime osservazioni lunari o i disegni delle macchie solari. Ma un riferimento per certi versi stupefacente riguarda l’esistenza di un autoritratto come riportato da Thomas Salusbury (1664) in quella che rimane la prima biografia pubblicata su Galileo. Recentemente è stato posto all’attenzione degli studiosi un possibile nuovo ritratto giovanile di Galileo Galilei. La notevole somiglianza con i ritratti di Domenico Tintoretto (1604, circa), di Santi di Tito (1601, via Calendi) e del Furini (1612) è stata recentemente confermata con sofisticate tecniche di riconoscimento facciale (Srinivasan et al 2015, Rudolph et al 2015). Se l’identità fosse definitivamente accertata altri elementi quali la giovane età o la tela ricucita emersa dall’analisi in infrarosso del dipinto sembrerebbero suggerire un collegamento proprio con l’opera menzionata da Thomas Salusbury.

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