Published 2013-12-09
How to Cite
Abstract
A 150 anni dalla morte di Giovanni Battista Amici, la figura dell’ottico modenese ancora risalta per la sua unicità nel panorama tecnico industriale nell’Italia della prima metà del XIX secolo. Ne tracciamo qui l’attività attraverso la sua partecipazione all’Esposizione Italiana di Firenze del 1861, e ricordiamo il suo contributo alle attività sorte, dopo la sua morte, sulla collina di Arcetri. In particolare, la presenza a Firenze del grande rifrattore acromatico Amici I, fatto costruire da Amici durante la sua direzione della Specola del R. Museo, fu uno dei fattori che portarono alla realizzazione dell’Osservatorio di Arcetri, opera di un allievo di Amici, Giovanni Battista Donati.